7 cose da sapere sull’evangelizzazione

Comprendere nel concreto cosa vuol dire "evangelizzare" e consigli per un'evangelizzazione efficace.

 

1. Cosa significa evangelizzare

L’evangelizzazione è l’atto o l’insieme di azioni finalizzate ad annunciare, predicare, condividere il Vangelo. Deriva dal verbo “evangelizzare”, dal greco “euangelizesthai”, cioè “portare la buona novella”. In sostanza il Vangelo è la buona novella, o notizia, della salvezza in Gesù Cristo per l’opera di redenzione della croce. Il contenuto del Vangelo può essere riassunto in questi tre versetti dell’apostolo Paolo in 1 Corinzi, al capitolo 15:3-5: “Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch'io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu sepolto e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e poi ai dodici”. La morte, resurrezione e apparizione di Gesù rappresentano il Kèrigma (dal greco “proclamazione, annuncio”), ovvero l’annuncio del messaggio cristiano inerente la proclamazione della salvezza e l’inizio del regno di Dio.

2. Qual è il contenuto del Vangelo

Ovvio che per esserci una buona notizia (salvezza), deve essercene anche una cattiva (perdizione). Se comprendi cosa vuol dire evangelizzare, allora significa che hai ben chiaro quale sia il messaggio da comunicare. Il Vangelo – cattiva notizia inclusa - contiene quattro punti essenziali:

  1. Creazione (Dio è santo e ha creato un mondo senza peccato).

  2. Caduta (l’uomo si è ribellato contro Dio e la ribellione ha fatto entrare il male e la morte nel mondo).

  3. Salvezza (Dio nella sua grazia ha dato Gesù come nostro sostituto per vivere una vita in perfetta ubbidienza e ricevere su di sé la pena per il peccato. È risorto dai morti dopo tre giorni, portando vittoria sul peccato e la morte).

  4. Decisione (chiunque decide di aver fede in Gesù e ravvedersi dal peccato riceve vita eterna).

Ci sono diversi schemi - parole chiave – (un altro esempio: Dio, uomo, Cristo, risposta o scelta) che si possono tenere a mente per non dimenticare gli argomenti di priorità per evangelizzare. Può succedere infatti di parlare con una persona anche per ore su argomenti che riguardino la fede, la religione, la Bibbia o Dio, eppure, nonostante questo non arrivare ad esporre i 4 punti essenziali del messaggio del Vangelo, senza la conoscenza dei quali la persona non potrà fare una scelta effettivamente consapevole. 

 “Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c'è chi predichi?” (Romani 10:14).

La fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio” (Romani 10:17).

3. Tre suggerimenti per imparare a evangelizzare

Sembra quasi illogico pensare che un cristiano non riesca a evangelizzare con naturalezza dopo aver fatto un’esperienza personale e percorso di fede con Dio. Eppure avviene spesso che molti credenti, anche dopo tanti anni che frequentano e partecipano alle attività di una chiesa, leggono più o meno regolarmente la Bibbia e hanno un tempo di devozione personale con Dio, si sentano insicuri e facciano fatica a condividere il Vangelo con i non credenti.

Con la giusta fiducia nella guida e nell’opera dello Spirito Santo e con la giusta dose di buona volontà, tutti i credenti possono e hanno la responsabilità di imparare come si fa l’evangelizzazione. Del resto abbiamo a disposizione un insegnante d’eccezione (Giovanni 14:26), ma l’azione di fede di “andare” e “annunciare” è una scelta personale di ciascuno (Matteo 28:19-20, Marco 16:15). Se non ti senti un evangelista fatto, puoi iniziare con piccoli passi, l’importante è non arrendersi e farsi fermare dal timore di non sapere cosa rispondere al tuo interlocutore a chissà quali domande. Ecco tre consigli pratici per iniziare a evangelizzare:

Uno. Conosci bene il messaggio che vuoi condividere. 

  • Rifletti sulla tua esperienza personale con Dio, trovando i punti salienti da raccontare quando vuoi testimoniare del tuo incontro con Dio e come questo ha trasformato la tua esistenza (evitando inutili lungaggini o abbondanza di dettagli che distolgono dal fulcro del messaggio. Ad esempio: Quando ho pregato Dio se esisteva davvero di manifestarsi nella mia vita, era circa mezzanotte, anzi mezzanotte e mezza, stavo prendendo un the con i biscotti perché quel giorno avevo saltato la cena, ecc. ecc. Non servono tutti questi particolari, il punto essenziale è che a un certo punto della mia vita ho invocato Dio in preghiera, e non conta l’orario preciso o cosa stessi facendo nel dettaglio in quel momento). Anche in pochissimi minuti puoi condividere una testimonianza completa ed efficace.

  • Studia le Scritture per essere in grado di esprimere i quattro concetti essenziali della buona novella indicati nel paragrafo precedente, per saperli condividere con gli altri. L’obiettivo dell’evangelizzazione non é “vincere” una discussione sulle questioni infinite della fede e delle religioni, ma riuscire a trasmettere il fulcro del messaggio della salvezza in Gesù Cristo. 

  • Preparati per saper rispondere a ciascuno come conviene, con grazia e con il sale della sapienza della Parola di Dio (Colossesi 4:6), per imparare a dire a tutti la verità con amore (Efesini 4:15). La prontezza del Vangelo della pace (Efesini 6:15) scaturisce da una regolare lettura, investigazione e meditazione delle Scritture.

Due. Prega di avere opportunità di evangelizzare.

  • Prega per te: di avere franchezza e coraggio di evangelizzare (Atti 4:29, Efesini 6:19), di ricevere potenza dall’alto per essere testimone (Atti 1:8) e che la tua parola sarà confermata dai segni che l’accompagnano (Marco 16:15-20).

  • Prega per le persone. Anche facendo un elenco delle persone che conosci che non credono, pregando per la loro salvezza. Uno dei modi per avere il peso per i perduti è pregare – e anche digiunare – per loro (Giovanni 14:12-14; 15:7-8). La preghiera è fondamentale se vuoi evangelizzare, perché è Gesù quello che attira le persone a sé (Giovanni 6:44). 

  • Prega di avere occasioni di condividere il Vangelo e di saperle cogliere. A volte basta davvero pochissimo per passare da una normale conversazione a una “spirituale”. Prega di avere la sensibilità e sapienza di riconoscere queste opportunità senza forzare il discorso e apparire “pesante”. Il tuo compito é cogliere le opportunità, non convincere le persone con le tue argomentazioni persuasive, a quello ci pensa lo Spirito Santo (Giovanni 16:8).

Tre. Sii disponibile

  • Dedicati alle persone e condividi la tua vita con loro. Per raggiungere le persone con il Vangelo, devi conoscerle, stabilire una relazione con loro nei luoghi dove vivono, mangiano, studiano, eccetera. Devi dedicare del tempo per raggiungere le persone, non saranno loro a venire a te spontaneamente. La Bibbia dice “Andate!”.

  • Tu sei la prima risposta alle tue preghiere. Quando preghi Dio per opportunità, aspettati con fiducia che le avrai e stai pronto ad afferrarle. Quando preghi per le anime, aspettati che Dio userà proprio te come strumento per raggiungerle. Quando Gesù disse “pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse”, subito dopo disse anche “Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”(Luca 10:2-3). Sii pronto ad andare.

  • Sii flessibile con le persone, adattandoti a chi hai davanti. Non è la persona che deve sforzarsi di capirti, ma sei tu che devi andare incontro alla persona rendendo comprensibile il messaggio importante che hai. Proprio come l’apostolo Paolo, che si faceva Giudeo con i Giudei per guadagnarli a Cristo (1 Corinzi 9:19-21).

In sostanza questi tre consigli si possono riassumere in una breve formula che, se messa in pratica con fede e perseveranza, porterà sicuramente il risultato: leggi, prega e impegnati.

4. Come evangelizzare oggi

I metodi di evangelizzazione – sia a livello personale, sia a livello collettivo insieme alla propria chiesa – possono essere i più svariati. L’importante è che il messaggio del Vangelo venga proclamato, offrendo concrete possibilità alle persone di fare una scelta. Dobbiamo predicare il Vangelo a tempo e fuor di tempo (2 Timoteo 4:2), in ogni modo, facendoci tutto a tutti (1 Corinzi 9:22). Perciò se vediamo che funzionano ancora i metodi tradizionali in un determinato luogo, usiamoli pure, ma con la flessibilità e apertura anche alla nuova evangelizzazione, che tiene conto dei cambiamenti repentini e continui del tempo in cui viviamo, in modo da riuscire a connettere il mondo odierno a Gesù.  Usiamo tutto quello che funziona per portare lo stesso messaggio eterno di salvezza che non muta mai, ma pronti a comunicare in un modo che le persone di oggi possono comprendere. 

Possiamo ancora approcciare le persone con i volantini per l’evangelizzazione ma non limitandoci a questo, cerchiamo di avere con loro una conversazione. Possiamo attirare la loro attenzione con canti di evangelizzazione e musica, testimonianze, mimiche e tutte le cose che possono essere usate durante un’evangelizzazione di strada o nelle piazze. E al tempo stesso sfruttare le infinite opportunità di comunicare il messaggio migliore di sempre attraverso le nuove tecnologie e piattaforme social, ad esempio per diffondere video e contenuti evangelistici.

La cosa importante non è il mezzo che usiamo, ma l’obiettivo che dobbiamo raggiungere: annunciare il Vangelo.

5. Come comunicare il Vangelo: la potenza della semplicità 

Impara da Gesù, che è sicuramente il più grande comunicatore di tutti i tempi. Gesù, che aveva il messaggio più importante e significativo della storia dell’umanità, comunicava con semplicità e usando esempi e illustrazioni del “mondo” delle persone a cui parlava: con il pescatore parlava di pesci, con il contadino di semina e raccolto, eccetera. Allo steso modo, in base all’interlocutore che ti trovi davanti, usa esempi tratti dal suo “mondo” e dalla vita di oggi, che siano comprensibili. Il Vangelo è davvero semplice, ma a volte abbiamo la tendenza a complicarlo, dimenticando che la potenza è nel Vangelo stesso (Romani 1:16, 1 Corinzi 1:18), non nella personale capacità oratoria e persuasiva (1 Corinzi 4:20, 1 Corinzi 2:4, 1 Tessalonicesi 1:5).

6. Ambasciatore per Cristo

Quando condividi il Vangelo, non stai solo portando un messaggio, ma rappresenti ufficialmente il mittente del messaggio.  “Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro, e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio” (2 Corinzi 5:20).

Un ambasciatore è un delegato ufficiale che rappresenta a pieno titolo un regno o stato e può esercitare potere e autorità a nome del regno o stato che rappresenta. Allo stesso modo tu sei un ambasciatore del Regno di Dio, cioè rappresenti Gesù sulla terra. E hai pieno potere e autorità nel suo nome di operare per conto suo. Significa che nel suo nome puoi pregare per gli ammalati con coraggio e fiducia, cacciare i demoni e calpestare ogni potenza del nemico, perché Gesù ti ha dato l’autorità di farlo. Siamo tutti responsabili di un’ambasciata. Gli ambasciatori diplomatici sono spesso responsabili di un'ambasciata in territorio straniero. Come ambasciatore della riconciliazione, la tua ambasciata è ovunque Dio ti abbia posto: la tua casa, la tua chiesa, la tua scuola, il tuo posto di lavoro, la tua città, la tua nazione. Grande o piccola che sia la tua ambasciata, sei chiamato a rappresentare il Regno da cui sei stato inviato e portare il messaggio di salvezza ai perduti.

7. Evangelizzazione come stile di vita

A livello collettivo, come chiesa, è importante avere un buon sistema di evangelizzazione. Un sistema è costituito da un piano e un processo. Una chiesa che ha un sistema di evangelizzazione è una chiesa che opera consapevolmente in modo strategico e coerente per presentare il Vangelo e raggiungere le persone che sono fuori dalla chiesa.

Ma a livello personale l'evangelizzazione dovrebbe essere uno stile di vita e avvenire mentre conversiamo naturalmente con le persone. Mentre abbiamo conversazioni normali, dobbiamo cercare opportunità per parlare di Cristo alle persone. In una normale cultura dell'evangelismo, quotidianamente ci offriamo di pregare per i non credenti e siamo pronti a parlare del Vangelo, non aspettando occasioni speciali o di essere all’interno delle quattro mura della chiesa. Gesù ci chiama a uscire e raggiungere i perduti. Possiamo farlo nella vita di ogni giorno, senza avere un grande piano o andare da qualche parte lontano per salvare le persone, perché esse sono già intorno a noi.

Raggiungere le anime per Cristo non richiede una chiamata o dono evangelistico particolare, né si tratta di una scelta facoltativa, tutti i discepoli di Gesù hanno questo compito e responsabilità. Inizia con piccoli passi e vai avanti senza scoraggiarti, sapendo che mentre tu fai la tua parte, Dio farà la sua. Vedrai come Dio onorerà il tuo impegno personale, la perseveranza e la preghiera.

Carmen Nocera